Come si misurano le emozioni?
Come si misurano le emozioni?
Come si misurano le emozioni? La codifica facciale sui volti delle persone, nota come Facial Action Coding System (FACS) interpreta gli stati emotivi mediante i movimenti dei muscoli facciali.
Capisco, comunico, cresco
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Autore dell’articolo
Enrico Battilana
Per capire come si misurano le emozioni, è necessario partire dal concetto di attenzione. L’attenzione è un processo cognitivo che ci racconta la concentrazione e la capacità di qualcuno di elaborare attivamente informazioni specifiche. Si basa su una metodologia sviluppata da un gruppo di scienziati dell’SWPS e della Clemson University che sono riusciti a creare un coefficiente K. Questo parametro utilizza i parametri del movimento oculare (durata della fissazione e ampiezza delle saccadi) per definire il percorso dinamico dell’attenzione di una persona esaminata. La codifica facciale consente di tracciare le emozioni sui volti dei partecipanti. Si basa su una metodologia sviluppata da Carl-Herman Hjortsjö e adottata nel 1972 da Paul Ekman e Wallace V. Friesen per interpretare gli stati emotivi mediante i movimenti dei muscoli facciali (FACS). Ora, la visione artificiale supportata da algoritmi di intelligenza artificiale ci consente di analizzare le emozioni delle persone online.
Qui di seguito il dottor Ekman spiega direttamente in prima persona il Facial Action Coding System, o FACS, tecnica che ha appunto sviluppato insieme al dottor Friesen. Guardalo per saperne di più su cos’è il FACS, come viene applicato in vari settori e come il FACS ha contribuito alle future scoperte dell’espressione emotiva. Il video è in lingua inglese.
Esistono sette emozioni universali: paura, rabbia, tristezza, disgusto, disprezzo, sorpresa e godimento (felicità). Si è scoperto che anche le persone ipovedenti/cieche mostrano espressioni facciali spontanee, quindi sono innate, non apprese visivamente. Utilizzando il sistema menzionato, i programmatori possono codificare quasi tutti i comportamenti facciali umani suddividendoli in unità di azione specifiche (AU). Sono definiti come contrazioni o rilassamenti di uno o più muscoli facciali. Il manuale FACS ha oltre 500 pagine e descrive tutte le unità di azione insieme al loro significato secondo l’interpretazione di Ekman.